Alcuni professori emeriti dell’Università di Napoli Federico II, seguendo l’esempio di analoghe iniziative, nazionali e internazionali, hanno costituito, il 4 settembre 2018, l’ASSOCIAZIONE PROFESSORI EMERITI FRIDERICIANI (APEF) con lo scopo di porre a disposizione delle Istituzioni e della Società civile – non solo a livello locale – il frutto delle loro conoscenze ed esperienze, acquisite in decenni di lavoro didattico e scientifico in uno degli atenei più antichi del mondo.

Si tratta di un’ Associazione senza scopo di lucro che, in ottica sussidiaria, intende svolgere attività di volontariato al servizio della collettività, ispirandosi ai valori della solidaretà, della equità, della coscienza civile e sociale e della sostenibilità ambientale. Pur continuando a svolgere la ricerca scientifica i professori emeriti sono pronti, se richiesti, a fare da supporto alla formazione universitaria e post-universitaria. Non per sostituirsi, in tale funzione, ai professori di ruolo, ma per allargare il campo della ricerca interdisciplinare mediante: iniziative culturali di interesse sociale con finalità educative; elaborazione e attuazione di progetti tesi a prevenire e contrastare la dispersione scolastica e universitaria; assistenza ai giovani nel transito dalla scuola media di secondo grado all’Università; sostegno intellettuale ai laureati per l’avviamento al lavoro; promozione nella Società della cultura della legalità e della tutela dei diritti umani, civili e sociali, nonché dell’integrazione culturale e la riduzione delle diseguaglianze.

In questa prospettiva, l’APEF si propone di collaborare anzitutto con l’Ateneo Federico II, cogliendone lo spirito statutario, per il quale “l’Università concorre allo sviluppo della cultura, del benessere sociale ed economico e del livello produttivo del Paese, anche attraverso forme di collaborazione con soggetti nazionali ed internazionali, pubblici e privati, che promuovono attività culturali e di ricerca” (art. 2, co. 10, Statuto della Federico II).


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Relazioni con la Federico II

L’Ateneo

— ospita la sede dell’APEF in un idonei locali destinati a riunioni del Consiglio dell’Associazione e incontri dei gruppi di lavoro;

— rende disponibile periodicamente un’aula per svolgere assemblee, convegni e seminari dell’APEF;

— ospita nel sito web dell’Ateneo informazioni e attività dell’Associazione (Statuto, Elenco dei membri con un breve biografia, Comunicazioni sulle attività e le pubblicazioni digitali dell’APEF, Forum);

— può partecipare con le proprie strutture a progetti congiunti sulle attività istituzionale dell’APEF di cui all’art. 2 del suo statuto, ma anche alle altre attività se di interesse, o progetti futuri da definire, secondo le modalità di cui all’Art. 2 comma 2 dello statuto dell’APEF e, se del caso, sulla base di apposite convenzioni, Art. 14 comma 1.

— nomina un delegato ai rapporti con l’APEF.

L’Ateneo, attraverso i Dipartimenti,

— auspica la valorizzazione delle relazioni scientifiche degli emeriti con i colleghi dell’Ateneo sostenendo in particolare iniziative a carattere interdisciplinare;

— promuove il coinvolgimento degli emeriti nelle ricerche dipartimentali e nelle attività di supporto alla didattica (lezioni integrative, seminari, tutorato/cotutorato di tesi di dottorato); nelle iniziative culturali e di rilevanza sociale;

— favorisce gli emeriti nella fruizione delle strutture dipartimentali (biblioteche, risorse di calcolo, laboratori di ricerca) e inoltre nell’accesso a una postazione di lavoro nei Dipartimenti, compatibilmente con la disponibilità, per svolgere attività di ricerca;

— offre visibilità alla attività di ricerca dei professori emeriti sul sito web di Ateneo e dei Dipartimento;

— mantiene l’indirizzo di posta elettronica e della PEC.
 

In conclusione

L’Associazione professori emeriti dell’Ateneo Federico II si configura come un laboratorio scientifico/culturale che ha come obbiettivo quello di offrire lontaristicamente un servizio intellettuale a ll’Università, alla Società e alle Istituzioni.

1. La “missione” dell’Associazione non è assolutamente in competizione con l’offerta accademica di didattica e ricerca della Federico II, ma è complementare ad essa, essendo orientata a contribuire ai suoi obiettivi statutari, in una logica sussidiaria, attraverso metodologie non convenzionali di ricerca di tipo interdisciplinare, ma anche contribuendo alla crescita della coscienza civile degli studenti (art. 2 dello Statuto federiciano), quale elemento indispensabile per lo sviluppo democratico, sociale ed economico.

2. Il “valore aggiunto” dell’Associazione è rappresentato dal contributi allo studio dalle tematiche che interessano il futuro della nostra società e che si collegano in particolare alla “terza missione” dell’Università. In questa prospettiva l’APEF, mettendo a disposizione il suo capitale umano e di conoscenze si propone di:

— contribuire alla città/società in generale, nella interpretazione dei megatrends (invecchiamento, fenomeni migratori, nuove tecnologie e loro impatti su benessere, tutela dell’ambiente, etc);

— dare un contributo alle Istituzioni pubbliche e sociali su aspetti che riguardano le grandi sfide del presente e del futuro in relazione allo sviluppo sostenibile. Esse sono state identificate e poste sotto forma di obiettivi strategici nella Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Ciò pone il sistema universitario nel cuore stesso della loro attuazione: il luogo dove si produce la nuova conoscenza di eccellenza che è indispensabile per affrontare le grandi sfide del XXI secolo.

9 gennaio 2019

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