Sul numero del 21 marzo 2025, Ateneapoli dedica un articolo all'APEF dal titolo "I Professori Emeriti: una risorsa di competenze, esperienze e capacità di visione a lungo termine”, attraverso una significativa intervista al prof. Luigi Fusco Girard, Consigliere dell'Associazione, dalla quale emerge l'importanza del futuro, in particolare per le Istituzioni come l’Università e la Pubblica Amministrazione in generale.
Carissimi, mi è gradito informarvi che il collega Luigi Nicolais, tra i fondatori dell'APEF di cui é membro del Consiglio Direttivo, é stato nominato dalla Ministra Bernini a rappresentare l’Italia
Con profondo dolore annuncio la scomparsa del Prof. Emerito Lino Polito, figura di spicco nel campo della genetica e stimato sindaco di Castellammare di Stabia. Nato il 31 gennaio 1942, Lino ha dedicato la sua vita alla scienza e alla comunità, lasciando un'impronta indelebile nel cuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo.

Il titolo di professore emerito viene conferito dal Ministro competente su proposta del Rettore, previa deliberazione del Dipartimento di ultima afferenza. In Italia la sua figura è stata definita dal Regio Decreto del 31 agosto 1933, n. 1592.

L’Associazione dei professori emeriti dell’Università di Napoli Federico II è stata costituita il 4 settembre 2018.

Si tratta di un’ Associazione senza scopo di lucro che, in ottica sussidiaria, intende svolgere attività di volontariato al servizio della collettività, ispirandosi ai valori della solidaretà, della equità, della coscienza civile e sociale e della sostenibilità ambientale. Pur continuando a svolgere la ricerca scientifica i professori emeriti sono pronti, se richiesti, a fare da supporto alla formazione universitaria e post-universitaria.

In questa prospettiva, l’APEF si propone di collaborare anzitutto con l’Ateneo Federico II, cogliendone lo spirito statutario, per il quale “l’Università concorre allo sviluppo della cultura, del benessere sociale ed economico e del livello produttivo del Paese, anche attraverso forme di collaborazione con soggetti nazionali ed internazionali, pubblici e privati, che promuovono attività culturali e di ricerca” (art. 2, co. 10, Statuto della Federico II).

La “rosta” della Federico II (1908)

La visione dell’APEF è simbolicamente ben sintetizzata dalla ”rosta” posta sui portoni principali della Federico II, che abbiamo assunto come nostra icona

In origine, questo elemento architettonico aveva la funzione di portare luce negli androni dei palazzi, solitamente poco luminosi. In qualche modo il suo ruolo può essere assimilato a una via di accesso al mondo universitario delle istanze di cultura e delle esperienze di vita reale che provengono dalla società in senso lato. Allo stesso tempo, simmetricamente, possiamo guardare alla “rosta” come la via attraverso cui trasmettere alla società stessa le conoscenze e i valori maturati all’interno dell’università. È in questa duplice funzione che essa agisce come una sorta di cellula osmotica in cui può essere pienamente esercitato il ruolo dei professori emeriti ampliando così l’obiettivo della III Missione dell’università.